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sabato 7 luglio 2012

La Confessione



Un noto esorcista, padre Gabriele Amorth (presidente associazione esorcisti italiani) ha più volte ribadito come spesso, laddove si possa pensare di avere a che fare con una possessione diabolica, in realtà non ci sia bisogno di nessun esorcismo, ma bensì di una conversione del cuore, ormai indurito e pesante (Cf Ez 36,26-27),  a partire da una buona confessione.

In effetti, se ci pensiamo bene, la confessione rappresenta in un certo qual modo un esorcismo, perché ci libera dai peccati e ci "rimette in carreggiata" per la salvezza eterna. Ci libera dal male!
La confessione taglia le radici che ci tengono legati al peccato, ha il potere di fortificarci e di corroborarci nel nostro cammino spirituale. Con la confessione è come se Cristo ci lavasse via i peccati dall'anima purificandoci col suo sacratissimo sangue: in tal modo diventiamo  "impermeabili" agli attacchi del maligno.
La Madonna stessa ha più volte raccomandato il ricorso a questo sacramento che  veramente può definirsi  sacramento di salvezza.

Concludo proponendovi una riflessione: anche quando ci si va a confessare, non bisogna dimenticare che la conversione (che si sta per mettere in atto ricorrendo alla confessione) è anzitutto un'opera della Grazia di Dio! E' Dio che instilla nei nostri cuori il desiderio di tornare a Lui; è Dio che ci richiama a sé nella sua infinita misericordia. E' sempre Lui che fa il primo passo... Non chiudiamogli le porte della nostra anima: lasciamoci riconciliare, e la nostra vita sarà ricolma di bene e di gioia!

"Poiché non gradisci il sacrificio e, se offro olocausti, non li accetti. Uno spirito contrito è sacrificio a Dio, un cuore affranto e umiliato, Dio, tu non disprezzi". (Sal. 51,18). 

"Per il tuo nome, Signore, perdona il mio peccato anche se grande". (Sal. 25,11). 

"Vedi la mia miseria e la mia pena e perdona tutti i miei peccati". (Sal. 25,18).

 "Beato l'uomo a cui è rimessa la colpa, e perdonato il peccato". (Sal. 32,1).

 "Ed egli, pietoso, perdonava la colpa, li perdonava invece di distruggerli. Molte volte placò la sua ira e trattenne il suo furore, ricordando che essi sono carne, un soffio che va e non ritorna". (Sal. 78,38)

 "Aiutaci, Dio, nostra salvezza, per la gloria del tuo nome, salvaci e perdona i nostri peccati per amore del tuo nome". (Sal. 79,9). 

"Hai perdonato l'iniquità del tuo popolo, hai cancellato tutti i suoi peccati. Hai deposto tutto il tuo sdegno e messo fine alla tua grande ira. Rialzaci, Dio nostra salvezza, e placa il tuo sdegno verso di noi". (Sal. 85,3).

 "Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue malattie.". (Sal. 103,3).

"Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: - Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi -". (Gv. 20,22).

"Voglio ricordare che non si deve far pesare sul penitente il proprio gusto, ma rispettare la sua sensibilità per quanto concerne la scelta della modalità di confessione, cioè se faccia a faccia o attraverso la grata del confessionale"

-Giovanni Paolo II.

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