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martedì 26 febbraio 2013

LA GUERRA DEL DEMONIO


Quando il nemico della nostra anima, il diavolo, non riesce a raggiungere il suo scopo con altri mezzi tenta gli esseri umani nelle proprie debolezze naturali. Per fare un esempio, spesso offusca la mente del combattente di Cristo quando incontra persone dell’altro sesso con un aspetto esteriore molto bello. Così il diavolo usa allora ogni mezzo, in modo da creargli sudici e osceni pensieri. Quindi, con malvagità satanica non colpisce direttamente il cristiano, perché avrebbe in cambio anche una risposta diretta, ma lo colpisce indirettamente. E dopo aver vinto la persona al primo stadio e ha acconsentito al peccato come pensiero, poi lo indirizza anche all'atto malvagio e spregevole. Bisogna prestare molta attenzione, perché potrebbe cadere anche qualcuno che ha raggiunto grandi altezze di virtù. Per fare un esempio per gli uomini la bellezza delle donne, i vestiti
succinti, in generale un comportamento provocatorio e a volte osceno, può diventare motivo per far cadere il combattente di Cristo. Così abbiamo bisogno di molta attenzione.
Il piacere del corpo e la tentazione della carne sono fuoco e non dovrebbe nessuno giocare con questo, perché certamente si brucerà. Ciò che è necessario, in questa guerra, è il disprezzo della tentazione. Perché più si dà importanza alla tentazione, più il Satana avanza.
Senza alcun dubbio, coloro che pazientemente sopportano le tentazioni sono persone che amano Dio. Soffrono moltissimo, il più delle volte si struggono dalla gravità della tentazione carnale, ma non indietreggiano per amore di Dio e per la salvezza delle loro anime. Non cedendo alle lusinghe e alle menzogne di Satana. Ben consapevoli che questo è una esca, che mette nel suo amo il maligno per catturare l'anima e portarla alla
distruzione e alla disperazione.
Coloro che sono sottoposti alla tentazione, ma non indietreggiano, non sono noti soltanto a Dio, ma sono noti anche al demonio che cerca di tentare il popolo di Dio come ha tentato il giusto Giobbe. Il buon Dio non abbandona mai il combattente di Cristo, ma si fa da parte per un po’ finchè dura la prova di fede. E non lascia mai che il diavolo lo combatta con forze superiori a quelle che lui riesce a sopportare. Non così tanto come vorrebbe il diavolo, ma fino a quando Dio decide. Questa è la misura nelle tentazioni.
Perché Dio vuole che siano sottoposti alla prova delle tentazioni i suoi combattenti.
Coloro che combattono incessantemente contro le tentazioni non calcolano nulla e osano tutto, l'unica cosa che conta per loro è essere di soddisfazione a Dio. Un buon combattente tutte le gioie e le glorie del mondo li considera come spazzatura di fronte all'amore di Dio. E tanto più il combattente avanza nella virtù, tanto più diventa umile e dà gloria a Dio, che lo aiuta ed è la causa della sua vittoria.
Quando ci circondano le tentazioni, cerchiamo di pregare Dio dicendo: " Signore, solo Tu sei forte, e la nostra lotta contro il demonio è la tua lotta. Nelle tue mani ci affidiamo.
Combatti, Signore, e vinci la nostra lotta ". Così vengono provati i combattenti di Cristo, allo stesso modo dell'oro che viene testato in una fornace per pulirlo dagli elementi di
sporcizia ed esce, infine, puro e pulito. Senza il fuoco non si riconosce perché è mescolato con altri elementi di scarto. Senza le tentazioni al cristiano non si elimina la sporcizia dalla sua anima che non gli permette di avvicinarsi a Dio.
I falsi cristiani si piegano facilmente quando si trovano nella fornace della tentazione e quindi si allontanano da Dio. E si piegano perché hanno aperto la porta dell'anima al diavolo, o per negligenza o per orgoglio. Così la grazia divina si allontana da loro e Satana gioisce per la vittoria. Questi “freddi” cristiani non sono genuini e perdono le loro forze spirituali al punto che si sentono completamente vuoti. Cadono, perché considerano la
caduta dolce e non fanno alcun sforzo per sopportare le difficoltà. Coloro che sono indolenti spiritualmente non hanno solo paura delle tentazioni forti, ma tremano e rimangono scossi anche dal rumore che fa il fogliame. Si impauriscono anche delle piccole cose e non sopportano neanche un po’ di fame o il disagio di una piccola malattia.
I buoni combattenti vincono le esigenze del proprio corpo e si esercitano praticando la moderazione e l'esercizio spirituale. Stuprano, si potrebbe dire, la loro natura, perché sanno che il corpo è in contrasto con lo spirito. Faticano per la virtù e sopportano pazientemente le tentazioni, perché sanno che solo così si raggiunge la perfezione e con la loro fatica danno gioia a Dio. Sopportano con gioia il dolore e i sacrifici per amore di
Dio. Le tentazioni e le astuzie del diavolo le affrontano coraggiosamente e con forte determinazione. Così vincono le macchinazioni di Satana e avanzano nella virtù, diventano la gioia del Padre celeste, che darà loro, nel giorno del giudizio, la corona della vittoria.

di Bouris Stilianos

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