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domenica 17 febbraio 2013

RITO AMBROSIANO -18.02.2013 LUNEDÌ DELLA I SETTIMANA DI QUARESIMA


GENESI

Inizia la lettura del libro della Genesi 2, 4b-17

Nel giorno in cui il Signore Dio fece la terra e il cielo nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata, perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e non c’era uomo che lavorasse il suolo, ma una polla d’acqua sgorgava dalla terra e irrigava tutto il suolo. Allora il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente.
Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l’uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, e l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male. Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino, poi di lì si divideva e formava quattro corsi. Il primo fiume si chiama Pison: esso scorre attorno a tutta la regione di Avìla, dove si trova l’oro e l’oro di quella regione è fino; vi si trova pure la resina odorosa e la pietra d’ònice. Il secondo fiume si chiama Ghicon: esso scorre attorno a tutta la regione d’Etiopia. Il terzo fiume si chiama Tigri: esso scorre a oriente di Assur. Il quarto fiume è l’Eufrate.
Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse.
Il Signore Dio diede questo comando all’uomo: «Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, nel giorno in cui tu ne mangerai, certamente dovrai morire».  


SALMO
Sal 1

    ® Chi segue il Signore avrà la luce della vita.

Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte. ®

È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene. ®

Non così, non così i malvagi,
ma come pula che il vento disperde;
perciò non si alzeranno i malvagi nel giudizio
né i peccatori nell’assemblea dei giusti,
poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina. ®



PROVERBI

Inizia la lettura del libro dei Proverbi 1, 1-9

Proverbi di Salomone, figlio di Davide, re d’Israele, / per conoscere la sapienza e l’istruzione, / per capire i detti intelligenti, / per acquistare una saggia educazione, / equità, giustizia e rettitudine, / per rendere accorti gli inesperti / e dare ai giovani conoscenza e riflessione. / Il saggio ascolti e accrescerà il sapere, / e chi è avveduto acquisterà destrezza, / per comprendere proverbi e allegorie, / le massime dei saggi e i loro enigmi. / Il timore del Signore è principio della scienza; / gli stolti disprezzano la sapienza e l’istruzione. / Ascolta, figlio mio, l’istruzione di tuo padre / e non disprezzare l’insegnamento di tua madre, / perché saranno corona graziosa sul tuo capo / e monili per il tuo collo.   


VANGELO
Lettura del Vangelo secondo Matteo 5, 1-12a

In quel tempo. Vedendo le folle, il Signore Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: / «Beati i poveri in spirito, / perché di essi è il regno dei cieli. / Beati quelli che sono nel pianto, / perché saranno consolati. / Beati i miti, / perché avranno in eredità la terra. / Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, / perché saranno saziati. / Beati i misericordiosi, / perché troveranno misericordia. / Beati i puri di cuore, / perché vedranno Dio. / Beati gli operatori di pace, / perché saranno chiamati figli di Dio. / Beati i perseguitati per la giustizia, / perché di essi è il regno dei cieli. / Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».   

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