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mercoledì 27 febbraio 2013

RITO AMBROSIANO -28.02.2013 GIOVEDÌ DELLA II SETTIMANA DI QUARESIMA


GENESI
Lettura del libro della Genesi 18, 1-15

In quei giorni. Il Signore apparve ad Abramo alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all’ingresso della tenda nell’ora più calda del giorno. Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall’ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, dicendo: «Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo. Si vada a prendere un po’ d’acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l’albero. Andrò a prendere un boccone di pane e ristoratevi; dopo potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo». Quelli dissero: «Fa’ pure come hai detto».
Allora Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: «Presto, tre sea di fior di farina, impastala e fanne focacce». All’armento corse lui stesso, Abramo; prese un vitello tenero e buono e lo diede al servo, che si affrettò a prepararlo. Prese panna e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse loro. Così, mentre egli stava in piedi presso di loro sotto l’albero, quelli mangiarono.
Poi gli dissero: «Dov’è Sara, tua moglie?». Rispose: «È là nella tenda». Riprese: «Tornerò da te fra un anno a questa data e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio». Intanto Sara stava ad ascoltare all’ingresso della tenda, dietro di lui. Abramo e Sara erano vecchi, avanti negli anni; era cessato a Sara ciò che avviene regolarmente alle donne. Allora Sara rise dentro di sé e disse: «Avvizzita come sono, dovrei provare il piacere, mentre il mio signore è vecchio!». Ma il Signore disse ad Abramo: «Perché Sara ha riso dicendo: “Potrò davvero partorire, mentre sono vecchia”? C’è forse qualche cosa d’impossibile per il Signore? Al tempo fissato tornerò da te tra un anno e Sara avrà un figlio». Allora Sara negò: «Non ho riso!», perché aveva paura; ma egli disse: «Sì, hai proprio riso».

SALMO
Sal 118 (119), 49-56

® La tua parola, Signore, è verità e vita.

Ricòrdati della parola detta al tuo servo,
con la quale mi hai dato speranza.
Questo mi consola nella mia miseria:
la tua promessa mi fa vivere. ®

Gli orgogliosi mi insultano aspramente,
ma io non mi allontano dalla tua legge.
Ricordo i tuoi eterni giudizi, o Signore,
e ne sono consolato. ®

Mi ha invaso il furore contro i malvagi
che abbandonano la tua legge.
I tuoi decreti sono il mio canto
nella dimora del mio esilio. ®

Nella notte ricordo il tuo nome, Signore,
e osservo la tua legge.
Tutto questo mi accade
perché ho custodito i tuoi precetti. ®


PROVERBI
Lettura del libro dei Proverbi 7, 1-9. 24-27

Figlio mio, / custodisci le mie parole / e fa’ tesoro dei miei precetti. / Osserva i miei precetti e vivrai, / il mio insegnamento sia come la pupilla dei tuoi occhi. / Légali alle tue dita, / scrivili sulla tavola del tuo cuore. / Di’ alla sapienza: «Tu sei mia sorella», / e chiama amica l’intelligenza, / perché ti protegga dalla donna straniera, / dalla sconosciuta che ha parole seducenti. / Mentre dalla finestra della mia casa / stavo osservando dietro le inferriate, / ecco, io vidi dei giovani inesperti, / e tra loro scorsi un adolescente dissennato. / Passava per la piazza, rasente all’angolo, / e s’incamminava verso la casa di lei, / all’imbrunire, al declinare del giorno, / all’apparire della notte e del buio. / Ora, figli, ascoltatemi / e fate attenzione alle parole della mia bocca. / Il tuo cuore non si volga verso le sue vie, / non vagare per i suoi sentieri, / perché molti ne ha fatti cadere trafitti / ed erano vigorose tutte le sue vittime. / Strada del regno dei morti è la sua casa, / che scende nelle dimore della morte.

VANGELO
Lettura del Vangelo secondo Matteo 6, 1-6

In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

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