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martedì 4 dicembre 2012

RITO AMBROSIANO - 5.12.2012 Mercoledì della III settimana di Avvento


Geremia
Lettura del profeta Geremia 3, 6a; 6, 8-12

In quei giorni. Il Signore mi disse: «Lasciati correggere, o Gerusalemme, / perché io non mi allontani da te / e non ti riduca a un deserto, / a una terra disabitata». / Così dice il Signore degli eserciti: «Racimolate, racimolate come una vigna / il resto d’Israele; / stendi ancora la mano verso i tralci / come un vendemmiatore». / A chi parlerò, / chi scongiurerò perché mi ascolti? / Il loro orecchio non è circonciso, / non sono capaci di prestare attenzione. / La parola del Signore è per loro oggetto di scherno, / non ne vogliono sapere. / Perciò sono pieno dell’ira del Signore, / non posso più contenerla. / «Riversala sui bambini nella strada / e anche sul gruppo dei giovani, / perché saranno presi insieme uomini e donne, / l’anziano e il decrepito. / Le loro case passeranno a stranieri, / insieme con i loro campi e le loro donne, / perché io stenderò la mano / sugli abitanti della terra». / Oracolo del Signore.


Salmo
Sal 105 (106)

          ®    Salvaci, Signore Dio nostro, per il tuo grande amore.

L’ira del Signore si accese contro il suo popolo
ed egli ebbe in orrore la sua eredità.
Li consegnò in mano alle genti,
li dominarono quelli che li odiavano. ®

Li oppressero i loro nemici:
essi dovettero piegarsi sotto la loro mano.
Molte volte li aveva liberati,
eppure si ostinarono nei loro progetti
e furono abbattuti per le loro colpe. ®

Egli vide la loro angustia,
quando udì il loro grido.
Si ricordò della sua alleanza con loro
e si mosse a compassione, per il suo grande amore. ®


Profeti
Lettura del profeta Zaccaria 8, 1-9

In quei giorni. La parola del Signore degli eserciti fu rivolta in questi termini: «Così dice il Signore degli eserciti: / Sono molto geloso di Sion, / un grande ardore m’infiamma per lei. / Così dice il Signore: Tornerò a Sion e dimorerò a Gerusalemme. Gerusalemme sarà chiamata “Città fedele” e il monte del Signore degli eserciti “Monte santo”.
Così dice il Signore degli eserciti: Vecchi e vecchie siederanno ancora nelle piazze di Gerusalemme, ognuno con il bastone in mano per la loro longevità. Le piazze della città formicoleranno di fanciulli e di fanciulle, che giocheranno sulle sue piazze.
Così dice il Signore degli eserciti: Se questo sembra impossibile agli occhi del resto di questo popolo in quei giorni, sarà forse impossibile anche ai miei occhi? Oracolo del Signore degli eserciti.
Così dice il Signore degli eserciti: / Ecco, io salvo il mio popolo / dall’oriente e dall’occidente: / li ricondurrò ad abitare a Gerusalemme; / saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio, / nella fedeltà e nella giustizia.
Così dice il Signore degli eserciti: Riprendano forza le vostre mani. Voi in questi giorni ascoltate queste parole pronunciate dai profeti quando furono poste le fondamenta della casa del Signore degli eserciti per la ricostruzione del tempio».            

Vangelo
Lettura del Vangelo secondo Matteo 15, 10-20

In quel tempo. Riunita la folla, il Signore Gesù disse loro: «Ascoltate e comprendete bene! Non ciò che entra nella bocca rende impuro l’uomo; ciò che esce dalla bocca, questo rende impuro l’uomo!».
Allora i discepoli si avvicinarono per dirgli: «Sai che i farisei, a sentire questa parola, si sono scandalizzati?». Ed egli rispose: «Ogni pianta, che non è stata piantata dal Padre mio celeste, verrà sradicata. Lasciateli stare! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!».
Pietro allora gli disse: «Spiegaci questa parabola». Ed egli rispose: «Neanche voi siete ancora capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra nella bocca, passa nel ventre e viene gettato in una fogna? Invece ciò che esce dalla bocca proviene dal cuore. Questo rende impuro l’uomo. Dal cuore, infatti, provengono propositi malvagi, omicidi, adultèri, impurità, furti, false testimonianze, calunnie. Queste sono le cose che rendono impuro l’uomo; ma il mangiare senza lavarsi le mani non rende impuro l’uomo».  

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